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Roland Dubertrand è un diplomatico presso il Ministero degli Affari Esteri. La sua carriera si è svolta nella regione del Nord Africa e del Medio Oriente, nonché in America Latina.
È stato consigliere per gli affari religiosi del Ministero degli Affari Esteri dal 2011 al 2014 ed è attualmente ambasciatore di Francia in Cile.

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"Il signor Dubertrand interviene a titolo personale, in qualità di Coordinatore della Cattedra Mediterraneo, Religioni e Società."

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  • In che modo la diplomazia culturale, in particolare attraverso la promozione della lingua francese e degli studi di civiltà, può favorire il dialogo interculturale con i paesi arabofoni e francofoni del Nord Africa e del Medio Oriente?

La diplomazia culturale francese, sin dal XIX secolo, è stata concepita come uno strumento di promozione della lingua e della cultura francesi nel mondo. Negli ultimi decenni, questa azione culturale si è anche aperta alla valorizzazione della diversità culturale e agli scambi tra culture. Ciò è evidente, ad esempio, analizzando la programmazione dell’Institut Français negli ultimi anni. Nella regione del Nord Africa e Medio Oriente (ANMO), questo principio di reciprocità e apertura viene applicato con la stessa determinazione.

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  • In qualità di ex consigliere per gli affari religiosi, quali sono le principali sfide che ha incontrato nella promozione del dialogo interreligioso in queste regioni e come si possono superare?

Il ruolo di consigliere per gli affari religiosi è stato istituito presso il Quai d’Orsay nel 1920 e ha il compito di mantenere i contatti con i leader religiosi, sia francesi che stranieri, su questioni internazionali, in linea con la prospettiva laica dello Stato francese dal 1905. In questo contesto, non è possibile sostenere direttamente il dialogo interreligioso, che spetta agli attori religiosi stessi. Tuttavia, è chiaro che tale dialogo è necessario e cruciale nella regione del Nord Africa e Medio Oriente per contribuire ad allentare tensioni, conflitti e incomprensioni. In questo senso, la Dichiarazione sulla Fratellanza Umana firmata dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi nel 2019 rappresenta un segnale importante.

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  • Che ruolo possono svolgere gli studi di civiltà e i partenariati universitari nel rafforzare le relazioni diplomatiche tra la Francia e i paesi del Maghreb e del Medio Oriente?

La Francia può vantare una lunga tradizione di studi accademici sulla regione, in particolare nel campo dell’islamologia, che ha recentemente portato alla creazione dell’Institut Français d’Islamologie per coordinare questi sforzi. È impossibile elencare tutte le istituzioni universitarie che si occupano della regione, ma vorrei menzionare l’INALCO per lo studio della lingua araba e gli istituti francesi di ricerca all’estero del Ministero degli Affari Esteri (MEAE), storicamente presenti nell’area, come l’IRMC e l’IFPO.

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  • In qualità di ambasciatore di Francia in Cile, vede delle similitudini o delle lezioni da trarre nella gestione della diversità culturale in America Latina e nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente?

Le situazioni delle due regioni sono ovviamente molto diverse, con sfide che non sono della stessa natura. Tuttavia, la questione della diversità culturale è presente ovunque e oggi, in America Latina, si manifesta nelle richieste di riconoscimento dei popoli indigeni. Detto ciò, la dimensione interreligiosa, che è centrale nella regione mediterranea, non si ritrova nella stessa misura in America Latina. Il Mediterraneo è uno spazio unico di contatti, scambi e tensioni tra culture e civiltà, sia nella storia che oggi.

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  • Quale consiglio darebbe ai giovani che desiderano intraprendere una carriera diplomatica, in particolare in regioni complesse come il Nord Africa o il Medio Oriente?

La nostra diplomazia ha bisogno di giovani diplomatici motivati e appassionati per queste regioni. A mio avviso, devono combinare una conoscenza approfondita delle culture e delle civiltà, in particolare delle lingue, e, se possibile, esperienze sul campo. Il concorso d’Orient presso il Ministero degli Affari Esteri è progettato per selezionare specialisti in grado di garantire una comprensione approfondita di queste aree.

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